Tu, che passi e spassi sulla mia terra sfiorita,
non sai che questa terra è il mio cuore
con mille radici tese come rami verso il cielo,
mille occhi sognanti e i loro sguardi protesi all’orizzonte,
innumerevoli mani aperte in preghiera
e migliaia di braccia spalancate
per cingere ogni fibra del tuo corpo guerriero?
Tu, che passi e spassi sulla mia terra sfiorita,
non sai che oggi è Primavera
e la mia zolla,
tra le tue mani,
ha il dono dei fiori più belli?
Michela Diviccaro 2004